Il valore delle carte rimaste al giocatore che non ha chiuso viene poi calcolato e sommato e alla fine di ogni mano. Il valore della sequenza o della combinazione delle carte dipende è pari alla somma del valore nominale delle carte che formano le sequenze e combinazioni che si intende calare. Se nessuno dei giocatori riesce a chiudere prima che si esauriscano le carte del tallone, il mazzo viene mischiato e spaccato, ad eccezione dell’ultima carta https://www.lavoricreativi.com/annunci-agenzie/3-annuncio-lavoro-agenzie.php?id=54928 del pozzo, che resta a terra. A quel punto si possono così contare i punti degli altri giocatori delle carte rimaste loro in mano. Il giocatore vincente prende “Zero” (o in alcuni casi -20 a seconda di come si è deciso in partenza), mentre agli altri verrà sommato il punteggio di quella mano a quello totale. In base alle combinazioni che abbiamo visto, quindi, di norma che vince la partita comporrà 3 tris ed un quatris, scartando l’ultima carta.
E quindi le loro penalità aumenteranno, incrementando le possibilità di vittoria di chi si è aggiudicato il round. Esiste, comunque, una federazione ufficiale di Scala 40 in Italia chiamata Federazione Italiana Scala Quaranta (FISQ). Tra le sue tante attività, anche quella di custodire le regole ufficiali del gioco.
Si scopre la prima carta del mazzo di pesca (che è coperto), per formare l’inizio del mazzo degli scarti (che è scoperto). L’obiettivo è comune a quello di molti altri giochi di carte, anche più moderni, come si può vedere dalle regole di UNO. Bisogna infatti rimanere senza nessuna carta in mano, per vincere il round e accumulare penalità nei punteggi degli altri in base alle carte rimaste nelle loro mani.
Ti permettono di scartare più carte alla volta e di liberarti delle tue carte più velocemente. Nonostante la sua semplicità apparente, la Scala 40 richiede una buona strategia e una certa abilità nel valutare le carte disponibili e nel prendere decisioni tattiche. Dovrai pianificare le mosse in anticipo e adattare i tuoi movimenti alle carte che vengono giocate dagli altri. A Scala 40 si può giocare da 2 a 6 giocatori, non divisi per squadre visto che come vedremo ognuno gioca per sé. In questo articolo trovi una spiegazione delle regole di Scala 40 semplice ma allo stesso tempo completa.
Il primo giocatore a prendere una carta dal mazzo di pesca determina il seme che dovranno seguire gli avversari. Il gioco procede con i giocatori che cercano di prendere le carte degli altri e di scartare le proprie per realizzare combinazioni valide. All’inizio del gioco, le carte vengono distribuite a tutti i giocatori, tredici per uno. Poi la prima carta rimanente nel mazzo, viene posta scoperta sul tavolo per iniziare il mazzetto.
Le regole della scala 40 prevedono la creazione di sequenze e combinazioni, che sono generalmente chiamati giochi, la loro costruzione avviene nella mano del giocatore, nella fase di gioco che separa la pesca dallo scarto di una carta. Le regole della scala 40 sono poche e semplici, lo scopo del gioco è finire le carte, creando sequenze e combinazioni. Il gioco della scala 40 rappresentano un evoluzione del gioco del Ramino, molto diffuso prima dell’avvento della scala 40 e completamente sparito dopo la sua apparizione.
Chi invece ha già aperto può calare altri giochi o unire carte ai propri giochi o a quelli degli avversari. Questo ti offrirà l’opportunità di pescare dalla pila degli scarti, cosa che potrebbe tornarti molto utile e fare la differenza per vincere. Anche una volta che hai aperto potrai calare le tue carte nelle combinazioni fatte dagli altri, quindi aprire sarebbe la prima cosa da fare.
Vedi se riesci a creare delle scale o combinazioni con un valore minimo di 40 punti per poter aprire. A questo punto se uno dei giocatori ha raggiunto il punteggio prestabilito, allora viene espulso dalla partita e i giocatori rimanenti iniziano una nuova smazzata mischiando le carte e ricominciando il gioco. Il massimo numero di carte di una scala è 14 dall’Asso al Re più il jolly. L’Asso si può posizionare in basso (prima del due) o in alto (dopo il re). Non c’è una gerarchia nei semi a Scala Quaranta che quindi hanno tutti lo stesso valore.
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